Non ho mollato le redini
mentre correvo
e il vento mi sfiorava il viso.
Come una freccia scoccata dall'arco
al segnale dell'arciere,
così ho assaporato
un' esperienza nuova
bella, profonda e trepidante.
Ora mi sento confusa,
forse profondamente delusa
da un vortice che dalla realtà mi ha completamente esclusa.
E quando realizzo di aver provato
a varcare il sentiero proibito,
comprendo di essere stata rapita
dalla mano vellutata dell' impulsività.
La delusione uccide
con la stessa ferocia di cento pugnalate
e le ferite stentano a rimarginarsi
nel tempo e per la vita.