sabato 7 febbraio 2015

LA MIA POESIA





    LA MIA POESIA



Ho provato a raccontare
ciò che il cuore mi sussurrava
ciò che l’anima mi trasmetteva
e ciò che il mio “IO” desiderava.
Nessuno poteva ascoltare
tra quei versi sordi e intrappolati
in un foglio vuoto e ignoto.
Una penna scorreva da sé
come un fiume in piena
che non incontrava argini
e sfociava nel mare dei ricordi.
In quel mare raggiungeva un’isola
su cui portare in salvo il bagaglio della vita
che non poteva essere distrutto
o lasciato incustodito
perché grande, ricco e prezioso.

1 commento:

  1. La poesia ci appartiene perché viaggia nei percorsi della nostra vita ed è compito della penna incidere quei fogli che resteranno indelebili per sempre.
    Giovanni Monopoli

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