REGALO DALL' EUROPA

"Mamma, ti vorrei parlare del programma Erasmus !

Sai di cosa si tratta?"

"Credo si tratti di uno scambio tra studenti europei, ma spiegami bene".

"Esatto, mamma...uno di questi studenti vorrei essere io!"

Desiderio proiettato nella realtà,

esperienza meravigliosa

di arricchimento e completezza.

Piccola e speciale ospite

giunta a noi da Smirne ( la sua Izmir ),

timida, composta, speciale fanciulla

dai lunghi capelli castani.

Vedere la mia dolce e tenace figlia

avvicendare entusiasta

la sua lingua, le sue abitudini, la sua quotidianità

condividendola con la sua unica nuova amica asiatica 

è stato come ricevere quel regalo inaspettato

che pensi nessuno possa mai far recapitare

nel tuo mondo, nei tuoi giorni e nella storia della tua vita.

BAKMAK ( SGUARDO ) - Per Zeynep

Vispi occhi

attenti osservatori

di una nuova sconosciuta realtà

aperta al cielo dell'esperienza,

come fringuello che spicca il volo

dal nido dell'albero del sapere.

VOLTI SOMMESSI

Mondine nelle risaie

anni cinquanta che furono,

ricurve figure di donne

dal viso coperto da veli

e tese di cappelli volti

a riparar i pallidi coloriti.

Lunghe gonne

piedi madidi a toccar,

mani sciupate

e tremule voci

a canti popolari ispirar.

A estirpar zizzania

dalle fragili piantine di riso,

qual fragili fiori

da signori avidi padroni

crudelmente recisi.

IL SILENZIO DELL'AMORE

Silenzio silente

di lunghi anni confidente,

occhio indiscreto da sguardi latenti

cuori fervidi di sospiri ardenti.

Immenso e unico amore solitario

gridar dovrebbe e viaggiare al contrario,

nel labirinto delle passioni

in una trama di malinconie, desideri ed emozioni.

CHIEDERÒ DI TE

Chiederò al vento

di stravolgere i miei pensieri,

chiederò al mare

di raggiungere i tuoi lidi,

chiederò al sole

di brillare nei tuoi occhi,

chiederò alla luna

di profondere i nostri sogni.

Interrogherò le stelle

per conoscere i tuoi desideri,

interrogherò il cuore

per comprendere i miei.

Supplicherò il tempo

affinché mi dia prestigio,

pregherò Dio

affinché esaudisca la mia umile supplica.

SPINA NEL FIANCO

Or che nulla osta al dimenar

di tanta ostinatezza

veder brillar di nuovo lo sguardo vorrei.

Or che viva voce udir e rallegrar riusciva

torno a rimembrar occhi e suoni

voluttà prorompe a scardinar ricordi.

Or tormenta quella spina nel fianco

a graffiare l'anima ferita

accorato segreto di anime gemelle.

NODO IN GOLA

Provare a mandar giù il pensier di te

che abita la mente offuscata

infervorando la smania della tua mancanza.

Lontano dagli occhi, ma non dal cuore

padroneggi spavaldo le mie emozioni

puntando dritto al bersaglio dell'anima.

Non ti sento, non incrocio il tuo sguardo

per acre volontà contesa tra livore e desiderio

che interroga  insistentemente quella voce interiore.

Stringe in gola il nodo serrato

che affievolisce il respiro

tentando invano di pronunciar il suono del tuo nome.

Ad attendere risposta e sollievo non rinuncio

se il balioso richiamo giungesse a te

fulminando vecchi ricordi.