Cercasti un abbraccio,
e, pur non conoscendomi,
tra tanti mi sentii la privilegiata.
Parole di scusa quelle del tuo papà
e io non ne compresi il motivo.
Ricambiai il saluto di due occhi smarriti,
colsi in quel gesto spontaneo
una innocente richiesta di amicizia
di un piccolo uomo
che voleva urlare:
"Ci sono anch'io".
Quel contatto valeva più
di mille eclatanti parole.
Ora non hai più sei anni
e quando ti incontro
mi saluti ancora
con il tuo abbraccio speciale.
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